Dormire al caldo, alla giusta temperatura da tanti benefici. A ringraziarci prima di tutto saranno i nostri muscoli, che saranno freschi e riposati al mattino. Dormire tra il tepore delle lenzuola, allo stesso tempo è anche un piacere. Lo scaldaletto è il migliore alleato per assicurarsi un sonno caldo e ristoratore. Si tratta di un coprimaterasso termico che, quando azionato, accumula calore all’interno del letto. Il caldo dal materasso tende a salire verso le coperte. Queste fungeranno da tappo, impedendo allo stesso di uscire al di fuori del letto.
Sicurezza e controllo termostatico
Una delle preoccupazioni principali di chi acquista un prodotto elettrico, scaldaletto compreso, è se si tratti di un dispositivo sufficientemente sicuro. Per questo motivo è importante acquistare un prodotto certificato, rispettoso degli standard e delle norme in materia di sicurezza legiferate dalla Comunità Europea. Lo scaldaletto presenta un meccanismo automatico di sicurezza. Esso è dotato infatti di un termostato, che ha lo scopo di rilevare la temperatura dell’apparecchio. Quando questa supera i limiti consentiti, lo scaldaletto si arresta automaticamente, bloccando l’erogazione del calore, scongiurando qualsiasi pericolo di surriscaldamento e avarie analoghe.
Altri consigli sulla sicurezza
L’acquisto di uno scaldaletto certificato, dunque conforme alle norme di legge, non è però sufficiente. È sempre necessario un comportamento responsabile da parte dell’utente. Vediamo insieme una serie di norme di prudenza che è bene rispettare:
- Non usare lo scaldaletto su un materasso ad acqua: per quanto il prodotto sia sicuro, ne è sconsigliato l’uso su tale tipologia di materasso, per prevenire situazioni di potenziale pericolo;
- Non usare lo scaldaletto come una termocoperta, e viceversa: la termocoperta è uno strumento più versatile dello scaldaletto. Si può usare su un divano, su una poltrona, su un’amaca; insomma, dovunque si può fare un sonnellino. Lo scaldaletto invece è pensato solo ed esclusivamente per essere utilizzato sotto le coperte. Per questo è valutare bene in fase di acquisto di cosa si ha bisogno. Se si vuole un dispositivo che ci segua in ogni angolino della casa, lo scaldaletto non è quello che fa per noi;
- Distendere bene il tessuto: se si dispone del modello classico, il cui tessuto è attraversato da un filo elettrico, attenzione a distendere bene lo scaldaletto. Piegarlo potrebbe danneggiare il filo al suo interno, con tutti i pericoli del caso. Per lo stesso motivo, quando si ripone l’apparecchio nell’armadio, è preferibile arrotolarlo;
- Spegnere il dispositivo mentre si dorme: una regola di prudenza che i produttori consigliano di rispettare per questioni di sicurezza. Mentre dormiamo non siamo in grado di renderci conto se il corpo si surriscalda eccessivamente.
La temperatura dello scaldaletto
Prima di acquistare uno scaldaletto bisogna sapere che nei modelli classici è previsto un solo livello di temperatura. Per qualche utente questo può costituire un inconveniente. La percezione del freddo (e del caldo) è diversa da persona a persona. Oltre a questo, bisogna considerare che la temperatura esterna non è sempre la stessa. Lo scaldaletto ha un uso stagionale. Normalmente si ricorre al prodotto ad autunno già inoltrato, ovviamente per tutto l’inverno, fino a riporlo nell’armadio in genere agli inizi della primavera. Insomma, un uso che può variare in media dai 4 ai sei 6 mesi. Ed è normale che la temperatura possa registrare anche delle significative differenze da un periodo all’altro. Per ovviare a questo fastidioso problema si può scegliere uno scaldaletto che consenta di regolare la temperatura. Si tratta di una funzione extra. Scegli quello più adatto alle tue esigenze, ovvero con il numero di livelli di temperatura sufficienti a soddisfare i tuoi bisogni.
Altri fattori da considerare
Oltre all’aspetto della sicurezza e alle funzioni extra, ci sono altri fattori da considerare per fare una buona scelta ed acquistare lo scaldaletto giusto per noi. Vediamo quali sono:
- Dimensioni dello scaldaletto: le opzioni sono diverse, dal letto matrimoniale a quello singolo passando per il letto da una piazza e mezzo. Insomma, un parametro che non può proprio essere ignorato;
- kW: la potenza del dispositivo segue di pari passo le dimensioni dello scaldaletto;
- Tessuto: il mercato offre un’ampia rosa di scelte. La lana merinos, per i più freddolosi. Lo scaldaletto composto di questo tessuto ha un costo più elevato, ma è anche quello più caldo. Il cotone ed il pile sono delle ottime alternative; sicuramente si fanno preferire in termini di costo.
Lavaggio
La pulizia dello scaldaletto è molto importante, per mantenere un livello di igiene ottimale nel luogo in cui riposiamo. La manutenzione del prodotto è piuttosto semplice, anche se va effettuata con cura e delicatezza. In particolare occorre prestare attenzione alle caratteristiche del tessuto. Alcuni di essi sono lavabili, altri no. Per i primi non si pongono particolari problemi, visto che possono essere lavati facendo ricorso ad un composto di acqua e detergente. I secondi ovviamente non possono venire a contatto con sostanze liquidi. Per questo motivo bisogna limitarsi a pulirli con un panno asciutto.