Nelle lunghe e fredde notti d’inverno, dormire avvolti dal tepore di un letto accogliente rappresenta uno dei piaceri della vita. Se soffrite le basse temperature in modo particolare, lo scaldaletto è lo strumento che può fare per voi. Infatti, questo dispositivo è in grado di aumentare la temperatura del vostro giaciglio in pochissimo tempo, grazie all’azione riscaldante dei suoi fili elettrici. Tale strumento si rivela ideale non solo per i più freddolosi, ma anche per chi fa fatica ad addormentarsi e chi soffre di dolori muscolo-scheletrici, poiché svolge un’azione rilassante e distensiva. In questo articolo cercheremo di capire se lo scaldaletto può essere adatto anche per le persone che soffrono di allergia, o se il suo uso è sconsigliato nel loro caso.
Come è fatto
Un aspetto importante da analizzare nella scelta dello scaldaletto migliore per le persone allergiche riguarda i materiali con cui questo dispositivo è realizzato. Vediamo insieme quali sono gli elementi che lo compongono.
- Cavi elettrici e telecomando: si tratta dei componenti elettronici dello scaldaletto, che svolgono l’azione riscaldante vera e propria e consentono di regolarla. Infatti, il dispositivo è composto da una serie di fili elettrici inseriti tra numerosi strati di tessuto. Collegando lo strumento alla presa elettrica, sarà possibile decidere la temperatura dello scaldaletto, scegliendo tra varie opzioni. Nei modelli più avanzati, si potrà scegliere di irradiare calore solo da alcune zone del dispositivo.
- Tessuto: gli strati di tessuto che avvolgono i cavi elettrici possono essere realizzati in materiali diversi. Tra le opzioni tra cui scegliere ci sono la lana merino 100%, adatta ai più freddolosi, il tessuto sintetico 100% o una combinazione di entrambi. Inoltre, è possibile scegliere uno scaldaletto in cotone. Il materiale consigliato a coloro che soffrono di allergie è un tessuto trapuntato anallergico.
Quando sceglierlo
In questo paragrafo analizzeremo nel dettaglio tutte le tipologie di persone alle quali è consigliato l’acquisto dello scaldaletto. Quindi, scopriremo anche se gli allergici rientrano nella categoria di chi potrebbe beneficiare dell’uso di questo dispositivo.
- Sinusite: chi soffre di questa patologia potrebbe acquistare tale strumento per avere un letto confortevole e caldo e una stanza meno riscaldata al tempo stesso. Infatti, la sinusite migliora in ambienti con temperature non eccessivamente elevate.
- Temperatura inadeguata nel letto: se la temperatura corporea del vostro partner non combacia con la vostra, potreste rischiare di sentire troppo caldo o troppo freddo all’interno del letto. In questo caso, la soluzione potrebbe essere rappresentata da uno scaldaletto con doppio comando, che vi permetterebbe di regolare individualmente la temperatura perfetta.
- Artrite, mal di schiena, difficoltà di movimento: lo scaldaletto è uno degli strumenti utilizzabili nella terapia del calore. Irradiando calore in maniera diretta sulla parte del corpo lesa e contratta, l’azione riscaldante favorirebbe lo scioglimento delle tensioni e una migliore circolazione sanguigna. A beneficiare dello scaldaletto sarebbero anche le articolazioni, poiché i movimenti dell’apparato scheletrico sarebbero facilitati dal calore.
- Allergie: questo dispositivo è consigliato anche a tutti coloro che soffrono di allergie. Infatti, lo scaldaletto riduce l’umidità all’interno delle coperte, contrastando così la presenza degli acari, che amano l’umidità. Quest’ultima, in combinazione con i residui di pelle e capelli andrebbe a costituire il terreno ideale per la proliferazione degli acari, che scatenerebbero sintomi allergici tra cui asma e prurito. Secondo le ultime ricerche, eliminando l’umidità nel letto, lo scaldaletto sarebbe in grado di ridurre la presenza del 50% degli acari della polvere sotto le coperte.
Manutenzione
In questo paragrafo scopriremo i consigli e le tecniche per igienizzare e riporre correttamente il proprio scaldaletto. Una delle cose più importanti per chi soffre di allergia, è assicurarsi che i modelli acquistati siano non solo anallergici, ma anche antibatterici, soprattutto nel caso si tratti di dispositivi non lavabili. Questi prodotti, infatti, offrono un’azione anti-odore e possono essere conservati nel proprio armadio evitando che emanino uno spiacevole odore di stantio.
Se si opta invece per un modello lavabile, è fondamentale prendere visione del libretto delle istruzioni, in cui sono contenute tutte le informazioni necessarie per procedere con una corretta igienizzazione del prodotto. Alcuni scaldaletto potrebbero essere lavati in lavatrice a basse temperature. In questo caso è bene assicurarsi che il telecomando di cui sono dotati sia staccabile. Altri dispositivi, invece, possono essere puliti a mano, ricorrendo all’azione di un panno umido e di un detergente poco aggressivo. Un ulteriore azione fondamentale è quella di lasciar asciugare interamente lo scaldaletto prima di riporlo, distendendolo totalmente per evitare che i fili elettrici si accumulino e possano danneggiarsi. Una volta pulito e asciutto, si potrà riporre lo scaldaletto nel nostro armadio.
Un consiglio per tenere costantemente monitorata la sicurezza del nostro dispositivo è quello di verificarne il funzionamento prima di conservarlo per la stagione invernale successiva. Per evitare di provocare danni ai cavi, inoltre, si raccomanda di non arrotolare lo scaldaletto, né di comprimerlo eccessivamente. Basterà piegarlo delicatamente per poterne usufruire di nuovo con l’arrivo delle basse temperature.