Uno scaldaletto è un dispositivo molto ingegnoso utilizzato per contrastare l’ostilità del freddo in diversi contesti. Capita molto più spesso di quanto si possa immaginare infatti, che ci si ritrovi ad affrontare la stagione invernale con molta più difficoltà di quanta ce ne saremmo aspettata. Una casa molto grande, la vicinanza al mare o ad un bosco, la presenza di un alto tasso di umidità nella zona in cui viviamo sono solo alcune delle caratteristiche del contesto che possono portarci a dover decidere di acquistare uno scaldaletto. I riscaldamenti domestici spesso sembrano non bastare e siamo continuamente alla ricerca di una coperta più calda o di altri escamotage come borse d’acqua calda per poter raggiungere una temperatura idonea alla propria comodità. Lo scaldaletto funziona come una coperta, con la sola differenza che dev’essere posizionata fra il materasso e il lenzuolo su cui andremo ad adagiarci. Si tratta dunque di una coperta collegata ad una presa di corrente e permette di riscaldarsi nel letto di casa propria in totale comodità e senza alcuna dispersione di calore.
Il termine Scaldaletto viene spesso confuso con il termine termocoperta. In realtà si tratta di due dispositivi molto diversi che portano differenze e vantaggi diversi. Lo scaldaletto, detto anche Scaldasonno come già detto è una coperta che va adagiata fra il materasso e il primo lenzuolo che copre il materasso. Un altro utilizzo non è possibile poiché non sicuro e non idoneo allo scopo per cui questo dispositivo è stato formulato. La termocoperta è invece definibile una coperta speciale; poiché il suo utilizzo è perfettamente identico a quello di una semplice coperta, con la sola differenza che si tratta di un oggetto al cui interno si trovano delle resistenze che riscaldano.
La termocoperta può essere piegata e utilizzata in diverso modo dallo scaldaletto che invece deve obbligatoriamente giacere fra il materasso e il lenzuolo anche per motivi di sicurezza, ma c’è da dire che la termocoperta non impedisce la dispersione di calore, mentre lo Scaldaletto si. Lo scaldaletto trattiene il calore esclusivamente nella zona letto e permette di scegliere anche la temperatura e la zona del corpo da riscaldare, si tratta dunque di due dispositivi diversi che hanno una funzione simile ma utilizzi leggermente differenti.
A differenza di quello che si è portati a credere lo Scaldaletto non è nocivo a priori per la salute. Cercare una maggiore sensazione di calore non può portare alcun danno al corpo umano a patto che naturalmente non ci siano patologie in corso nella persona che utilizza il dispositivo. Problemi di circolazione per esempio, associati a fragilità capillare potrebbero non andare d’accordo con una temperatura molto calda. E’ pur vero che chi soffre di cattiva circolazione ha spesso le estremità degli arti più fredde e dunque siamo di fronte a persone generalmente più freddolose. In questi casi non è vietato utilizzare lo scaldaletto, ma è consigliabile non esagerare con la temperatura per non gravare ulteriormente sulla tonicità dei vasi sanguigni.
Un’altra regola da seguire per evitare che lo scaldaletto diventi un oggetto nocivo per il nostro corpo è quella di evitare la zona della testa. Bisognerebbe infatti posizionare lo scaldaletto sempre al di sotto della nuca, a metà del collo in modo tale che se soffriamo di cervicale, questa sarà alleviata ma al tempo stesso proteggiamo la testa che non dovrà essere riscaldata oltre il dovuto.
Altri casi in cui i produttori di scaldaletto sconsigliano l’utilizzo perché nocivo, sono quelli in cui si presentano patologie come il diabete o l’utilizzo del pacemaker oppure lo stato di gravidanza. In tutti gli altri casi lo scaldaletto non è da considerarsi rischioso o nocivo per la salute.
Ci sono diversi accorgimenti, o per meglio dire, regole di buon comportamento ed utilizzo per sfruttare i vantaggi dello scaldaletto senza incorrere ad alcun pericolo. Al di la dei rischi legati ad un utilizzo scorretto o improprio, è bene sottolineare che per poter godere dello scaldaletto al 100%, è necessario conoscere bene il prodotto e leggere attentamente le istruzioni. Per prima cosa, lo scaldaletto non può mai essere utilizzato diversamente da come descritto: dunque la sua posizione deve essere sempre fra il materasso e il primo lenzuolo. Bisogna evitare altri utilizzi se non si vuole disperdere calore e rischiare di venire in contatto con la corrente elettrica. Altro suggerimento importante è quello di tenere i liquidi lontano dallo scaldaletto.
Acqua e altri liquidi, soprattutto in presenza di bambini potrebbero rovinare il dispositivo anche in maniera permanente. In più sarebbe bene spegnere il dispositivo mentre si dorme oppure programmarne l’accensione attraverso il timer. Trattandosi di un oggetto che non disperde calore, non è necessario mantenerlo in funzione tutta la notte, periodo durante il quale, fra l’altro si è maggiormente vulnerabili e meno pronti a rispondere dinanzi ad eventuali rischi.
I vantaggi sul corpo umano, oltre che un’appurata comodità e sensazione di benessere, sono diversi: prima di tutto è bene ricordare che la terapia del calore è molto utilizzata per contrastare tutti quei disturbi che interessano l’apparato muscolare e scheletrico. Siamo nell’era in cui i dolori alla schiena, al tratto cervicale e lombare sono molto comuni e diffusi. Questi dolori derivano sempre più spesso da una scorretta postura, dallo stress quotidiano e da cattive abitudini nello stile di vita. Tuttavia, a fine giornata ognuno di noi cerca nel riposo un minimo di rigenerazione e il calore è proprio ciò che fa al caso di ognuno di noi. Il calore permette, se utilizzato alla giusta temperatura, di alleviare tensioni muscolari, contratture e allentare pressioni e sintomi che derivano da infiammazione alla cervicale e alla zona lombare.
La circolazione del sangue è un altro fattore che ne prende grande beneficio poiché grazie al calore si rimette in moto la circolazione venosa e quindi il ritorno al cuore del sangue periferico. Tuttavia è bene specificare che i benefici e i vantaggi risiedono nel mezzo e che un’eccessiva quantità di calore fa più male che bene.
E’ molto importante argomentare questa domanda, in quanto molti sono spaventati all’idea di acquistare uno scaldaletto in quanto si associa questo oggetto ad una fonte di grande pericolo. Naturalmente è bene essere prudenti sempre, poiché si tratta di oggetti dotati di resistenze elettriche; ma è altrettanto importante specificare che la tecnologia moderna ha permesso di dotare questi dispositivi di speciali trasformatori stabilizzatori dei flussi elettromagnetici. Questo significa che se scegliamo i prodotti di qualità, appartenenti dunque a marchi conosciuti, ci assicureremo anche un livello di sicurezza ideale ad un utilizzo senza rischi di sorta.
Mantenere accesso lo scaldaletto tutta la notte non è sconsigliato per una questione di alto rischio, poiché come già detto, la sicurezza in questi dispositivi è tale da evitare incidenti di qualsiasi tipologia. Tuttavia ci sono situazioni che non possono essere controllate fino in fondo e siccome durante la notte i riflessi sono assopiti e la soglia dell’attenzione è sempre più bassa rispetto allo stato di veglia, l’ideale è spegnere il dispositivo prima di andare a dormire oppure programmarne un orario indicativo di spegnimento, anche mentre dormiamo.
Lo scaldaletto può essere programmato attraverso l’utilizzo del timer, che ci consente di assicurarci l’accensione dello scaldaletto anche quando siamo fuori casa, trovando così il giaciglio caldo prima di andare a dormire dopo una lunga giornata di lavoro. E bene, ma molti si chiedono quanto tempo prima devo accendere lo scaldaletto, oppure quanto tempo prima del mio rientro in casa devo accendere lo scaldaletto affinché io sia sicuro di trovarlo alla temperatura desiderata? Per rispondere a questa domanda occorre considerare la potenza dello scaldaletto e la sua dimensione. In commercio esistono diverse potenze e due tipologie di dimensione: matrimoniale e singola. Uno scaldaletto per lettino singolo impiegherà naturalmente meno tempo per riscaldarsi. Mentre in base alla potenza avremo un tempo differente: generalmente uno scaldaletto di 200 watt, impiega circa 10 minuti per scaldarsi e arrivare alla temperatura desiderata, a patto che questa sia una temperatura media e non eccessiva.
Un altro dubbio che tartassa coloro che scelgono di acquistare uno scaldaletto è la differenza di percezione del calore rispetto al proprio partner. Naturalmente se si condivide il letto non si può non tenere conto della presenza di un’altra persona e occorre mettersi d’accordo. Ma la buona notizia è che questi oggetti sono dotati di due prese all’estremità, comandabili e gestibili separatamente per ogni lato del letto. Ciò significa che se uno sente il bisogno di arrivare a temperatura 25° C nella zona lombare e l’altro preferisce una temperatura minore oppure addirittura uno stato di off in quella zona, si può decidere di impostare una diversa combinazione, senza quindi intralciare il proprio compagno/a.
C’è da sottolineare che la maggior parte dei dispositivi reperibili in commercio consentono di impostare diversi livelli di calore grazie ad un telecomando che prestabilisce i livelli da un minimo di due ad un massimo di dieci. Soltanto alcuni modelli, più sofisticati consentono di regolare la temperatura secondo una specificità dei gradi.
Il prezzo di uno scaldaletto è molto variabile non soltanto dalla marca e dalla dimensione, che comunque giocano un ruolo detrminante, ma anche da diversi fattori da considerare importantissimi. Partiamo dal grado di sicurezza che a molti giustamente sta a cuore: uno scaldaletto con doppio isolamento, che integra diverse certificazioni e riporta il marchio CE, naturalmente avrà un costo superiore rispetto ad un prodotto sprovvisto di tali elementi di sicurezza. Inoltre non tutti i dispositivi scaldaletto sono fatti del medesimo sistema di resistenze: i materiali di cui queste sono rivestite fa davvero la differenza nella qualità del prodotto poiché aumentano il livello di protezione.
Le funzionalità e la capacità di monitorare il calore e il funzionamento stesso, sono altri fattori che fanno la differenza di prezzo: alcuni scaldaletto possono regolare la temperatura in base alle variazioni di temperatura corporea fisiologica durante il sonno, altri invece restano ad una temperatura standard preimpostata.
I tessuti dello scaldaletto possono essere diversi: sintetici e naturali oppure mixati fra loro. Naturalmente i migliori sono quelli naturali o comunque quelli dove la percentuale di componente naturale è maggiore e quindi costano di più poiché proteggono maggiormente dalla proliferazione batterica e dalla formazione di umidità e acari. La potenza in ultima istanza incide sul costo: se l’ambiente è particolarmente umido e freddo sarà conveniente acquistare un prodotto più potente che avrà un prezzo maggiore. Generalmente si parte da un minimo di 60-80 euro fino ad arrivare anche a 300 euro per i modelli più sofisticati e sicuri.
Lo scaldaletto può essere utilizzato da tutti gli adulti in assenza di particolari patologie cliniche. Per quanto riguarda l’utilizzo destinato ai bambini e alle persone anziane è sempre bene chiedere un parere medico personalizzato.
Il riscaldamento domestico spesso non sembra essere sufficiente e quindi si ricorre allo scaldaletto per integrare un maggiore senso di calore. Utilizzare lo scaldaletto come escamotage non è sbagliato ma potrebbe non essere comunque la soluzione se pensiamo di ricorrere allo scaldaletto come completo sostitutivo del riscaldamento in casa. Tutto dipende dalla dimensione della casa e dal tasso di umidità. Naturalmente se abbiamo necessità di un riscaldamento minimo poiché la casa non è eccessivamente fredda e umida, lo scaldaletto può essere una soluzione, ma pensare di tenere acceso lo scaldaletto tutto il giorno e tutta la notte per sopperire ai riscaldamenti spenti, probabilmente non siamo di fronte ad un giusto utilizzo dello scaldaletto.
Gli scaldaletto, come già accennato possono essere più o meno accessoriati. Alcuni dispositivi più costosi e complessi sono dotati di timer, regolazione della temperatura a diversi livelli e riscaldamento veloce. Tutti gli altri dispositivi possono integrare alcune di queste funzioni, oppure nessuna di queste e riscaldarsi semplicemente fino ad una certa temperatura per poi stopparsi a comando.
Le funzioni più importanti sono sicuramente associate anche al livello di sicurezza: uno scaldaletto con funzione timer è sicuramente più sicuro di uno che ne è sprovvisto poiché il timer consente di spegnere lo scaldaletto quando ci dimentichiamo di farlo oppure quando stiamo dormendo, effettuando quindi una programmazione preventiva.
Il timer è una delle funzioni aggiuntive dello Scaldaletto e può essere presente in diverse modalità di utilizzo. Generalmente questa funzione presuppone un costo ulteriore che comunque viene ripagato in termini funzionali dal prodotto. Gestire lo Scaldaletto con il timer è di gran lunga più vantaggioso rispetto ad un semplice scaldaletto che non prevede questa funzione aggiunta. Grazie alla funzione timer è possibile stabilire l’orario di accensione e spegnimento dello scaldaletto, esimendoci quindi dal ricordarci di doverlo fare manualmente. Inoltre è un comando molto utile a coloro che lavorano e rientrano tardi a casa, quando magari la temperatura in casa è già bassa e si vorrebbe trovare il letto già pronto e caldo.
Grazie al timer non si è più vincolati dal pensiero di accendere e spegnere il dispositivo: infatti non è più necessario doversi ricordare di spegnere lo scaldaletto prima di dormire. Proprio come qualsiasi altro elettrodomestico, tipo la televisione o il condizionatore, anche lo scaldaletto è completo di questa funzione “smart” e facilita la gestione dello stesso. Il timer in questo senso, fa acquisire anche un livello di sicurezza ulteriore allo scaldaletto e stare più sereno chi lo utilizza.
Lo scaldaletto, come già accennato sopra, non può essere riposto come una termocoperta perché in realtà non si tratta di una coperta. Lo scaldaletto deve essere considerato come un apparecchio elettronico e in quanto tale necessita di una certa prudenza se lo si vuole mantenere a lungo nel tempo integro e funzionante. Per prima cosa occorre evitare di bagnarlo: dunque qualsiasi utilizzo di cibo e bevande a letto è sconsigliato. In secondo luogo non andrebbe mai messo in funzione se piegato. La connessione con l’elettricità è un passaggio che deve avvenire soltanto quando lo scaldaletto è completamente disteso sul materasso. Inoltre è importante seguire la regola per cui mantenere lo scaldaletto sempre fra il materasso e le lenzuola e mai sopra di esse.
Durante la stagione estiva, per evitare che il dispositivo accumuli polvere, è conveniente riporlo all’interno di una busta di plastica oppure nelle buste sottovuoto.
Lo scaldaletto per poter essere lavato ed igienizzato deve essere privato delle resistenze elettriche e delle prese di corrente alle estremità. Ogni scaldaletto di buona qualità è realizzato in maniera tale da poter essere lavato e igienizzato e quindi contiene tutte le parti elettriche removibili facilmente. Prima di cimentarsi in questa operazione è bene consultare il foglio di istruzioni per eliminare tutte le parti in maniera corretta e poi passare in lavanderia. Se decidiamo di lavare in casa lo scaldaletto è bene sapere di non poterlo stirare e di non poter utilizzare né centrifuga, né asciugatrice.
I materassi in lattice possono accogliere tranquillamente lo scaldaletto.
Lo scaldaletto è un dispositivo elettrico che emana calore e già questo fa crea un clima caldo sfavorevole alla proliferazione batterica. Tuttavia dopo averlo lavato, è bene affidarsi ad esperti e quindi passare in lavanderia, i cui operatori sapranno sicuramente come fare per effettuare un’asciugatura corretta. Il lavaggio e l’asciugatura giusti sono fondamentali affinché lo scaldaletto non accumuli più polvere e acari di quanto già non sia destinato a raccogliere. Un altro buon consiglio è quello di riporlo sempre in un armadio nei periodi di inutilizzo; e se questi periodi sono più lunghi del previsto, è bene metterli sottovuoto.