Lo scaldaletto è uno strumento indispensabile per affrontare i periodi più freddi dell’anno senza paura di non riposare sufficientemente bene a causa della bassa temperatura. È il mezzo preferito di riscaldamento all’interno del letto, per varie ragioni: perché è pensato appositamente per questo scopo, perché è molto facile da usare, perché ha un prezzo accessibile, e perché è un dispositivo che consuma poco. Ovviamente, come per ogni apparecchio di natura elettronica, e questo vale anche per lo scaldaletto, una delle preoccupazioni principali degli utenti è se inciderà in maniera negativa sui consumi di casa. Spendere poco in fase di acquisto, ma pagare ogni mese cifre molto alte per le bollette non è l’ideale. Vediamo insieme cosa c’è da sapere a riguardo.
Come si usa
Partiamo dalle modalità di utilizzo del dispositivo. È chiaro che anch’esse incidono sull’impatto energetico dell’apparecchio. Innanzitutto lo scaldaletto è un coprimaterasso termico, e va messo, appunto, tra il materasso ed il lenzuolo affinché funzioni correttamente. Collegato alla presa di corrente, basta premere il tasto d’avvio per azionarlo (in molti modelli è incorporato anche il telecomando, in modo da poter agire a distanza). A questo punto, aspetterete il tempo necessario affinché si raggiunga la temperatura ideale sotto le lenzuola. Ed ecco un elemento a cui prestare attenzione. Uno scaldaletto impiega in media pochi minuti per completare la sua azione. Questo tempo varierà da modello a modello, ma in genere non supera l’ora. Ergo, seppur il dispositivo avesse degli alti consumi, comunque funzionerebbe per pochi minuti ogni giorno.
Scaldaletto a basso consumo
In realtà anche lo scaldaletto alla massima potenza ha un consumo molto basso. Certo, questo dipende da vari fattori. Normalmente la potenza del dispositivo, espressa in kW, è correlata alle sue dimensioni. Ovviamente uno scaldaletto per letto matrimoniale richiederà maggiore energia di uno destinato ad un letto singolo. In ogni caso il mercato offre anche modelli di scaldaletto a basso consumo. Ovviamente il loro costo è maggiore, ma la spesa iniziale potrà essere recuperata nel corso del tempo. grazie a costi più contenuti della bolletta dell’energia elettrica.
Come attuare il risparmio energetico
Come visto, uno dei pregi di uno scaldaletto, è quello di poter essere acceso per pochi minuti al giorno. Sicuramente, lo scaldaletto va spento mentre dormite. Prima di tutto è una questione di sicurezza. Sul punto, è bene aprire una piccola parentesi. In fase di acquisto dovrete sempre optare per un modello certificato, che sia rispettoso delle norme di sicurezza imposte dalla Comunità Europea. In questo modo potrete dormire sonni tranquilli. I dispositivi in questione infatti, si arrestano automaticamente nel caso si verifichi un cortocircuito o avarie simili. Tuttavia è sempre consigliato dormire con il dispositivo spento, per evitare che sia il corpo a surriscaldarsi senza potervene accorgere, dato lo stato di incoscienza. Premesso ciò, una volta azionato lo scaldaletto, potrete spegnere tutti gli altri mezzi di riscaldamento della casa, poiché potrete dormire al caldo sotto le coperte. Il risultato positivo si vedrà a lungo termine, in termini di risparmio sulle relative fatture.
Attenzione ai materiali
La percezione del freddo e del caldo, si sa, è molto soggettiva. Varia da persona a persona. Per alcuni di voi potrebbe non bastare nemmeno lo scaldaletto e potreste essere tentati di accendere gli altri mezzi di riscaldamento nel corso della notte. Per questo è bene prestare attenzione, in fase di acquisto, al tessuto del dispositivo. Una scelta piuttosto che un’altra può comportare differenze significative. Vediamo insieme qualche materiale:
- Lana merinos: è il tessuto più caldo che ci sia. Se siete molto freddolosi, e volete una soluzione che vi consenta di attuare un reale risparmio energetico, dovrete optare per questo tessuto. Acquistando uno scaldaletto composto al 100% da lana merinos potrete davvero rinunciare ad ogni altra forma di riscaldamento. Il prezzo di tali modelli è più alto della media;
- Poliestere: se la lana vi irrita la pelle, potrete optare per il poliestere. Un po’ meno caldo della lana merinos, ma la nota positiva è che è decisamente più economico.
I costi
Il prezzo di uno scaldaletto in media oscilla tra i 40 e gli 80 euro. Si tratta di un valore indicativo, perché esso può variare significativamente a seconda delle caratteristiche offerte da un prodotto. Come abbiamo visto, i parametri che incidono sul risparmio energetico sono principalmente le dimensioni e il tessuto. Uno scaldaletto per letto matrimoniale, composto al 100% da lana merinos, avrà un prezzo maggiore di uno scaldaletto per letto singolo. Alcuni modelli poi, sono a basso consumo energetico, e, come già detto, hanno un prezzo leggermente superiore. Considerate un ulteriore fattore, non strettamente collegato al risparmio energetico, che pure incide sul costo. Si tratta delle funzioni extra, come il riscaldamento veloce, la regolazione delle temperatura o il timer di spegnimento automatico.
Cos’altro sapere sullo scaldaletto
Ecco una serie di consigli utili da tenere in mente per un miglior uso dello scaldaletto:
- Leggi attentamente il manuale d’istruzione: è la prima cosa da fare in ordine temporale. Molto spesso si sottovaluta l’importanza di conoscere perfettamente il proprio dispositivo. La conseguenza è che spesso si pongono in essere comportamenti errati, che danneggiano l’apparecchio;
- Non usare lo scaldaletto come una termocoperta, e viceversa: lo scaldaletto va usato solo all’interno del letto. La termocoperta è uno strumento più versatile, essendo appunto una coperta. Se vuoi un dispositivo per riscaldarti sulla poltrona o sul divano, opta direttamente per quest’ultimo apparecchio;
- Attenzione agli animali domestici: cani e gatti hanno un modo tutto loro per divertirsi con i tessuti. Chi con i denti, chi con gli artigli. Il filo elettrico potrebbe subire dei danni, e il dispositivo potrebbe non funzionare più. Senza contare la potenziale situazione di pericolo. Ergo non lasciate lo scaldaletto in giro per casa. Se poi volete comprarne uno appositamente per loro, scegliete i modelli indicati (con involucro di plastica dura che avvolge il filo elettrico);
- Arrotolate lo scaldaletto: quando riponete il dispositivo nell’armadio o nel cassetto, perché non serve più, arrotolatelo. Il pericolo è quello indicato nel punto precedente. Il filo potrebbe danneggiarsi;
- Attenzione alla pulizia: A seconda che il tessuto sia lavabile o meno, i metodi di pulizia del dispositivo variano. Nel primo caso si può usare acqua mista a detergente. Nel secondo caso meglio limitarsi a servirsi di un panno asciutto.