Quando l’estate sta per finire, con l’autunno alle porte, cominciamo a pensare alla stagione invernale, la più fredda. È sempre bene prepararsi in anticipo per affrontare le temperature più rigide dell’anno. Indubbiamente non si è pronti in maniera adeguata se non si ha uno scaldaletto in casa. Il riposo è un momento fondamentale, perché se fatto bene consente di affrontare i ritmi della vita quotidiana nel migliore dei modi. Per favorire un sonno ristoratore c’è bisogno di un letto comodo, ma che sia altrettanto caldo, ovviamente durante i periodi più freddi. In questo articolo vedremo insieme cosa sono gli scaldaletto, quali caratteristiche hanno, e se sono compatibili con esigenze legate al risparmio energetico.
Cosa sono gli scaldaletto
Lo scaldaletto è un dispositivo elettronico, che consente di scaldare il letto prima di andare a dormire. Molto spesso il termine viene utilizzato per indicare impropriamente anche la termocoperta. Si tratta di due apparecchi differenti. Il primo è infatti pensato per essere posto tra il materasso e le lenzuola, la seconda invece è appunto una coperta, seppur elettrica. Lo scaldaletto può essere composto di materiali differenti: dalla lana al sintetico, dal cotone al pile, fino al poliestere. I modelli disponibili sul mercato in genere sono tutti traspiranti ed ipoallergenici. Ogni materiale ha i suoi punti di forza e i suoi svantaggi. Scegli sempre tenendo conto delle esigenze che sono alla base del tuo acquisto.
Scaldaletto e risparmio energetico
Quanto c’è di vero sulla correlazione tra scaldaletto e risparmio energetico? Per scoprirlo dobbiamo prima di tutto capire come funziona. Il suo utilizzo in realtà è estremamente semplice. Come detto, il dispositivo va messo tra il materasso e le lenzuola, in modo tale da riscaldare l’intero letto. Tra i vari strati che compongono il tessuto passa un filo elettrico, che consente al dispositivo di riscaldarsi. È sufficiente infilare la spina nella presa di corrente ed il gioco è fatto. Questa operazione va fatta però circa un quarto d’ora prima di andare a dormire. Dopo di che, quando il letto si è scaldato, potremmo staccare la spina e coricarci.
Cosa sapere sulla sicurezza
La sicurezza è un aspetto tenuto in forte considerazione dai produttori di scaldaletto. In ogni caso, bisogna considerare alcuni fattori:
- È sempre bene scegliere un dispositivo che sia conforme alle norme e agli standard imposti dalla Comunità europea, con stringenti controlli sull’efficienza e sulla sicurezza dello stesso;
- Dopo aver acquistato uno scaldaletto, è consigliato leggere in maniera approfondita il libretto di istruzione. Potrebbe suonare come un consiglio banale, ma è il miglior modo di conoscere il prodotto che hai acquistato;
- Utilizza il dispositivo esclusivamente per la funzione per cui è pensato. Evita di utilizzarlo per asciugare indumenti, o per sostituire una termocoperta;
- Spegnilo quando ti corichi. Lo scaldaletto va acceso prima di andare a dormire e non durante la notte. Per quanto i modelli presenti sul mercato si arrestano da soli in caso di cortocircuito, il tuo corpo potrebbe surriscaldarsi eccessivamente. Durante il sonno, potresti non essere in grado di accorgertene, quindi evita di tenerlo acceso. In più, considera anche il vantaggio in termini di risparmio energetico, di cui abbiamo parlato precedentemente;
- La pulizia dello scaldaletto varia a seconda del modello acquistato. Infatti sul mercato sono disponibili anche prodotti lavabili, perfino in lavatrice. Se il dispositivo che hai comprato non lo è, evita categoricamente di esporlo all’acqua.
Quanto costa
Il prezzo di uno scaldaletto varia a seconda del modello scelto e delle sue caratteristiche, in particolare dimensioni e potenza. Prima di procedere all’acquisto valuta attentamente le esigenze che intendi soddisfare. È chiaro che per un letto singolo basterà uno scaldaletto più piccolo, in grado di esprimere una potenza minore. Tutto al contrario, un letto matrimoniale richiederà un modello dalle caratteristiche opposte. Il prezzo base di partenza è in media di 30 euro, tuttavia sul mercato sono disponibili scaldaletto che costano fino ai 200 euro, pensati per soddisfare le varie esigenze che il cliente può avere. In ogni caso ricorda che l’acquisto di un modello meno costoso non significa aver comprato un prodotto più scadente, ma semplicemente uno scaldaletto con caratteristiche differenti. L’importante quindi non è quanto spendi, ma scegliere il prodotto adatto a te.
Cosa sapere sulla manutenzione
Come ogni prodotto, anche lo scaldaletto ha bisogno di cura nella manutenzione, seppur quest’ultima non sia particolarmente impegnativa. La pulizia del dispositivo dipende principalmente da che materiale è formato. Se si tratta di un tessuto lavabile, non si pongono particolari problematiche. In questo caso lo scaldaletto può essere messo anche in lavatrice, evitando tuttavia la centrifuga. In caso contrario, è sempre bene attenersi alle istruzioni del manuale d’uso. Un ultimo accorgimento: quando riponi lo scaldaletto nell’armadio, non piegarlo eccessivamente: il filo elettrico potrebbe danneggiarsi.